Ancora in prima linea per l’ideazione e realizzazione di servizi volti a sostenere i bisogni delle comunità locali, L’Innesto ha sviluppato – su richiesta dell’Alleanza territoriale di conciliazione del Basso Sebino e della Val Cavallina, il cui capofila è il Consorzio Servizi Val Cavallina – uno strumento a sostegno delle politiche territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari.
AtC56W+” (acronimo di Alleanza territoriale Conciliazione ambiti 5 e 6 per un Welfare più efficace) è il nome di un portale e-commerce destinato a facilitare, ai dipendenti delle imprese (Cooperative sociali aderenti all’Alleanza) coinvolte nel progetto “Networking: fare sistema per sostenere al famiglia che cura”, l’acquisto di servizi e prodotti raggruppati in sei categorie che sono: cura della persona; prodotti Km 0; tempo libero e benessere; consumo sostenibile; salute e previdenza.
Si tratta di un’offerta selezionata in base ad un preciso matching tra le esigenze di conciliazione dei dipendenti delle aziende coinvolte e coinvolgibili e che, nel rispondere a queste esigenze, promuove l’empowerment della rete di protezione sociale, sanitaria e territoriale di cui sono protagoniste le tante imprese del territorio impegnate a soddisfare alcuni bisogni legati all’invecchiamento della popolazione, alla necessità di un valido sostegno nell’accudire ed educare i figli, alla presenza di persone disabili e/o gravemente inferme.
“AtC56W+”, mette in contatto i dipendenti e le aziende con una rete di fornitori, eticamente responsabili, che erogano servizi di qualità e che coprono a 360 gradi le necessità conciliative raggiungendo, nel raggio di pochi chilometri, anche quei territori di residenza dei lavoratori privi di servizi.
Il tema della conciliazione famiglia-lavoro è, inoltre, una delle tante possibili risposte ad una più complessiva strategia volta allo sviluppo di iniziative che, facendo leva sulle potenzialità ambientali, sociali ed economiche del territorio d’intervento, siano finalizzate all’accrescimento della resilienza delle comunità territoriali.
In coerenza con il progetto, già in via di attuazione e che sarà ripresentato alla Fondazione Cariplo entro maggio, L’Innesto, all’interno della piattaforma, veicola l’”accesso” a prodotti e servizi che sono tutti geograficamente prossimi (a km 0) ai luoghi di provenienza dei consumatori, oggi i lavoratori delle aziende coinvolte e domani tutti i cittadini del territorio.
“AtC56W+” potrebbe sembrare una delle tante piattaforme di e-commerce; è, invece, una vera e proprio comunità di pratiche sostenibili in cui tutti i fornitori, prima di essere ammessi in qualità di partner, hanno sottoscritto una carta di comportamento etico dal punto di vista ambientale, territoriale e sociale e di prodotto dal punto di vista della provenienza e delle modalità di produzione.
È da sottolinare, infine, che – grazie alla reciprocità fra l’Innesto, soggetto gestore, e i servizi sociali territoriali – viene promossa anche l’inclusione di utenti del Servizio di Formazione all’Autonomia nella filiera logistica, del confezionamento dei pacchi spesa, della consegna a domicilio e, in alcuni casi, della realizzazione di alcuni prodotti sia alimentari che artigianali, creando opportunità lavorative, in spazi protetti, per inserimenti di persone in situazioni di fragilità sociale.
In altre parole, “AtC56W+” è uno strumento di promozione della comunità locale ed è dunque il territorio la vera forza del progetto. Con l’obiettivo specifico di far fronte sia ai bisogni quotidiani, sia alle emergenze che possono mettere in difficoltà i lavoratori della valle nella gestione degli equilibri tra esigenze familiari e impegni lavorativi, l’azione realizza quella economia virtuosa (cosiddetta circolare) che permette al territorio stesso (le imprese agricole, gli operatori turistici, le imprese culturali, ecc) di essere protagonista nel generare, in modo costante, il valore economico necessario ad uno sviluppo locale, caratterizzato da un elevato valore sociale.