Qual è il ruolo della cooperazione sociale nelle azioni di sviluppo dei territori? La domanda venerdì 8 giugno 2012 è stata al centro di un incontro alla «Casa del Pescatore» di Monasterolo del Castello, in occasione del 13° anniversario di fondazione della Cooperativa «L’Innesto» di Gaverina Terme.
Ad accogliere i 160 ospiti al Centro Didattico Ricreativo sul lago d’Endine in Val Cavallina (BG) c’era Lodovico Patelli, Presidente della cooperativa e coordinatore di Legacoop Bergamo, assieme al Consiglio di Amministrazione de L’Innesto e ai tanti soci che dal 1999 hanno aderito alla Cooperativa.
Patelli ha raccontato l’impegno della Cooperativa «L’Innesto» ripercorrendone la storia da quando nel 1999, in un periodo difficile della Valle caratterizzato dall’abbandono di molti terreni agricoli, dalla difficoltà del termalismo e dalla crisi del settore manifatturiero, i primi 20 soci decisero di affrontare in modo nuovo i problemi del lavoro e dell’ambiente, con prospettive sostenibili e di lunga durata.
«L’Innesto» è una realtà in crescita grazie anche alla diversificazione delle attività: partì incontrando privati, Comuni e Comunità montana per recuperare i terreni incolti e creare posti di lavoro, poi allargò le sue attività. Oggi la Cooperativa si occupa di un allevamento equino e di manutenzioni del verde, di attività sul lago, gestisce spazi ricreativi come la «Casa del Pescatore» a Monasterolo e aggregativi come il “Circolino della Malpensata” a Bergamo; svolge servizi di pulizia e gestisce centri comunali di raccolta rifiuti; si occupa di cultura con percorsi didattici a spiccato carattere naturalistico e storico culturale ed è tra gli attori, con enti locali e parrocchie, del Progetto Integrato d’Area dal titolo “La Val Cavallina: il ritorno alla natura come chiave dello sviluppo» per il recupero, la valorizzazione e l’integrazione fra loro delle biodiversità naturalistiche, degli edifici storici, dei sentieri, delle tradizioni degli spazi ospitali e di servizio, finalizzandoli al turismo sostenibili e quindi ad una comunità che definirà una possibile futura “valle ospitale”.
Tutto ciò con lo sguardo sempre rivolto alle persone svantaggiate: oggi sono, infatti, 18 gli inserimenti, su un totale 61 dipendenti e 118 soci.
Il riconoscimento e l’apprezzamento per tale impegno si è manifestato nella larga partecipazione alla serata e la vicinanza di importanti rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali oltre che di quelle locali, della Chiesa, del mondo del lavoro e dell’economia e dei vertici di importanti associazioni, consorzi e comunità professionali a testimonianza della ricca e vivace Rete a cui aderisce la Cooperativa e di cui è spesso protagonista.
Dalle riflessioni e dagli interventi degli ospiti, raccolti e sollecitati attraverso le domande di Emanuele Biava de L’Eco di Bergamo, è emersa la consapevolezza dell’importante contributo che la Cooperazione dà allo sviluppo dei territori e della necessità di avvalersi della cooperazione sociale per la gestione e la fornitura dei servizi pubblici, quale strumento capace di rendere più snella e partecipata dai propri cittadini l’azione delle pubbliche amministrazioni. Molti Comuni e Società Pubbliche hanno già attinto alla normativa e numerose sono le convenzioni dirette, in deroga alle normali procedure sugli appalti pubblici, già sottoscritte con la Cooperativa «L’Innesto» per l’affidamento di lavori e servizi finalizzati alla creazione di opportunità lavorative per le persone svantaggiate.
La serata si è conclusa con il taglio della torta e un brindisi augurale alla Cooperativa L’innesto perché possa proseguire, anche per il futuro, nell’azione sin qui intrapresa a favore dello sviluppo locale con il pieno coinvolgimento dei cittadini e delle comunità locali.